10 passi per scegliere la scuola superiore

10 passi per scegliere la scuola superiore

è ora di scegliere

Anche quest’anno è arrivato il momento per i ragazzi di terza media di interrogarsi sulla scelta della scuola superiore. Anche quest’anno, i ragazzi navigano in un mare di informazioni, di ‘sentito dire’, di volantini promozionali delle scuole che cercano slogan accattivanti per attrarre il maggior numero di studenti.

Insomma, naufragare in questo mare è molto facile e bisogna muoversi in modo cauto e programmato per non rischiare di prendere una rotta sbagliata. Ecco allora alcune regole di base, elaborate grazie ad anni di esperienza nel mondo dell’orientamento scolastico, per fare i giusti passi verso il percorso più adatto a ciascuno.

STEP 1: RIFLETTERE SU ATTITUDINI, INCLINAZIONI ED INTERESSI

Prima di ricercare le informazioni è fondamentale concentrarsi sulla conoscenza di sé, sulle caratteristiche e risorse personali. Il lavoro di orientamento è fondamentale per scegliere la scuola giusta. La riflessione su questi aspetti viene spesso stimolata dagli insegnanti referenti dell’orientamento in classe, attraverso il confronto con i genitori, oppure con la somministrazione di test attitudinali che aiutano a far emergere le aree in cui si è più portati e, quindi, il percorso di scuola più idoneo.

STEP 2: INDIVIDUARE I PERCORSI DI SCUOLA IN LINEA CON GLI INTERESSI (TIPOLOGIA, INDIRIZZO…)

Una volta capito quali sono le proprie attitudini e le aree di interesse, unite all’analisi della propria motivazione allo studio e del rendimento scolastico, è possibile iniziare la ricerca delle scuole in linea con il profilo dello studente. Gli istituti e gli indirizzi presenti sul territorio sono solitamente elencati e descritti sui siti internet ministeriali. È bene, in questa fase, andare a conoscere nel dettaglio tutti i percorsi presenti, iniziando, dopo un’attenta lettura, ad escludere quelli poco in linea con le proprie caratteristiche. Le informazioni importanti da ricercare sono: la durata del percorso, le materie, le informazioni pratiche, come ad esempio la distanza e la raggiungibilità di una scuola dalla propria abitazione.

STEP 3: USARE AL MEGLIO LE INFORMAZIONI

È consigliabile partecipare a tutti gli eventi di orientamento che il proprio territorio offre: a volte sono incontri dove vengono spiegate le varie tipologie di scuole, altre possono essere fiere dove si può raccogliere materiale sui diversi istituti. In questi momenti è importante non perdersi nelle miriadi di informazioni disponibili: è bene partire con le idee chiare su quali siano i materiali da raccogliere, per evitare di disperdere tempo ed energie.

STEP 4: APPROFONDIRE I CONTENUTI DELLE MATERIE

L’analisi dei piani di studio dei corsi a cui si è interessati è fondamentale. È essenziale verificare effettivamente ciò che si andrà a studiare ed imparare, qual è l’approccio richiesto da una determinata tipologia di scuola (più pratico o più teorico) ed individuare le materie che potrebbero risultare problematiche. Se qualcosa non è chiaro, ci si può confrontare con studenti e professori durante gli open day. Per capire ancora meglio i contenuti di alcune discipline è possibile prendere parte ad una giornata aperta nell’istituto di interesse, per entrare in aula ed assistere a qualche lezione.

STEP 5: CERCARE INFORMAZIONI SUL LAVORO E LE PROFESSIONI

Le informazioni di cui parlo, non sono tanto relative ai dati occupazionali: sappiamo che il mercato del lavoro è in continua evoluzione e che quindi tra tre/cinque anni la spendibilità di un titolo di studio potrebbe essere molto diversa rispetto a quella attuale. Ciò che è veramente utile, è confrontare le proprie preferenze ed aspirazioni con la realtà. Questo si concretizza individuando le opportunità lavorative che il percorso di studi interessato può offrire, le figure professionali, le relative mansioni svolte, gli aspetti che caratterizzano una attività. A volte, poi, un confronto con chi già è attivo in un campo può fornire idee più precise circa gli ambiti lavorativi verso cui si è indirizzati.

STEP 6: PARTECIPARE ALMENO A 3 OPEN DAY

Le giornate aperte delle scuole superiori sono momenti davvero utili, in cui è possibile visitare l’edificio, le aule, i laboratori e confrontarsi con insegnanti e studenti che frequentano i diversi percorsi di studi. Ma gli open day rappresentano anche un’occasione per i vari istituti per fare marketing e per mostrare il loro lato più attraente. È meglio, quindi, che le visite vengano ‘pianificate’, ad esempio stilando una lista delle informazioni che si desidera raccogliere. Ed è fondamentale che in questa esperienza i ragazzi siano accompagnati da adulti, i quali possono mantenere un occhio critico e aiutare ad analizzare i punti di forza e di punti deboli di ciascun istituto.

STEP 7: NON SVALUTARE IL CONSIGLIO ORIENTATIVO DEGLI INSEGNANTI

Gli insegnanti hanno un punto di vista privilegiato sui ragazzi. Possono notare l’emergere di particolari attitudini e predisposizioni, rilevare difficoltà e seguire l’evoluzione di ciascuno studente nel corso dei tre anni di scuola media. Tutti questi elementi permettono al consiglio di classe di elaborare una proposta orientativa, cioè di suggerire un determinato percorso o una determinata tipologia di scuola, che è il risultato di una valutazione basata sulla complessiva esperienza con lo studente: rendimento, condotta in classe, risorse e punti deboli emersi. Il consiglio orientativo non dovrebbe essere letto come una condanna o una svalutazione qualora indirizzi verso un corso di scuola professionale, al contrario, dovrebbe fornire al genitore un’immagine del livello di difficoltà scolastica che il proprio figlio è pronto ad affrontare se manterrà il medesimo impegno, comportamento e motivazione dimostrato fino a quel momento.

STEP 8: ATTENZIONE A STEREOTIPI E PREGIUDIZI

Stereotipi e pregiudizi sono trappole mentali che conducono spesso fuori strada. Infatti, avere una visione molto semplificata e generalizzata della realtà ed elaborare una valutazione con conoscenze indirette e incomplete implica l’automatica esclusione di alcuni percorsi. Esistono opinioni preconcette di tutti i tipi: su alcuni istituti, che vengono considerati scuole ‘malfamate’, se non veri e propri gironi danteschi, o sui percorsi formativi come quelli professionali, associati ad una scarsa preparazione e ad un difficile inserimento nel mondo del lavoro (i dati statistici ci dicono, invece, esattamente il contrario). Sono molto comuni anche gli stereotipi di genere, per cui indirizzi considerati più ‘femminili’ vengono sconsigliati ai maschi, e viceversa. Nella mia esperienza, ogni percorso rappresenta un’esperienza a sé. Ogni strada può essere quella giusta, se scelta con consapevolezza e motivazione. Ogni istituto può dare molto se i ragazzi sono ricettivi e determinati ad acquisire quel tipo di competenze.

STEP 9: SINTONIZZARSI SULLE PAURE

Sono molte le paure che inducono i ragazzi a scegliere indirizzi non adatti a loro. La paura della solitudine e di affrontare un ambiente totalmente nuovo potrebbe, per esempio, invitare ad optare per scuole che frequentano amici o compagni di classe. Quella di non essere in grado di terminare percorsi molto impegnativi implica la tendenza ad orientarsi su scuole definite ‘più facili’. Talvolta prevale l’inclinazione ad emulare le scelte di chi ha già ‘aperto la strada’ (fratelli, cugini…) per non essere da meno e per poter contare su una mano qualora ci fossero difficoltà. Uno dei timori più frequenti è quello di deludere le aspettative dei grandi: i ragazzi si sintonizzano sui desideri dei genitori più che sui propri per cercare di accontentarli e di renderli felici e orgogliosi.
È fondamentale che gli adulti di riferimento stiano in ascolto per cogliere le paure, per esplicitarle e per affrontarle insieme ai ragazzi.

STEP 10: EVITARE DI DIRE: PROVIAMO…

Spesso la scelta della scuola superiore è un fallimento annunciato. Negli interventi di ri-orientamento, moltissimi genitori mi dicono: ‘sapevamo che non sarebbe stata la scuola giusta, ma l’abbiamo lasciato provare…’. Purtroppo questi tentativi hanno un prezzo: un insuccesso scolastico provoca un abbassamento dell’autostima e del senso di auto-efficacia. I ragazzi che intraprendono percorsi non adatti a loro perdono per strada la motivazione allo studio e l’interesse per la scuola. Inoltre, gli esiti scolastici negativi sono associati a comportamenti a rischio e ad una generale flessione del tono dell’umore.
In un’età in cui è così importante sentirsi competenti, entrare in un circolo vizioso che quotidianamente rimanda ad un senso di inadeguatezza può essere molto pericoloso.
I ragazzi vanno tutelati, accompagnati e protetti anche da scelte sbagliate, benché questa posizione possa essere ‘scomoda’ per alcuni genitori che pensano: ‘in fondo è solo un anno perso…’.

Scegliere la scuola superiore significa compiere un passo decisivo verso il mondo adulto ed è giusto che i ragazzi lo facciano con cognizione, consapevolezza e con la possibilità di trovare stimoli e risposte alle loro passioni.
Tutte le figure adulte, con cui i più giovani si relazionano, possono essere di aiuto in questo viaggio. In particolare i genitori, i quali rappresentano un grande appoggio quando vi è bisogno di essere accompagnati, di fornirsi di adeguate risorse e di cogliere con esattezza dove si vuole andare.

Per sostenere al meglio tuo figlio nella scelta puoi leggere l’articolo ‘Aiutare i propri figli a scegliere’.